Un’auto nera lucida come il riflesso di New York sull’asfalto bagnato, due ombrelli aperti a mo’ di scudo, il Financial District avvolto da pioggia e flash: e poi lei, che scende con la grazia di chi sa di avere il tempo dalla sua parte. Nessun passo incerto. Solo una silhouette che si staglia sotto l’acqua battente come una performance artistiva. Il look? Un etereo abito camicia bianco, forse Dior – e verrebbe da dire ovviamente Dior – allacciato fino al colletto con la disciplina di una diva d’altri tempi, asimmetrico quanto basta per giocare con lo stacco di gamba e rivelare un body tono su tono che pare dipinto sulla pelle, più couture che underwear. Non è solo una questione di stile. Charlize Theron oggi è volto e anima di Dior, ambassador delle linee skincare e jewellery della maison: e ogni dettaglio, dalla pelle levigata come porcellana agli anelli che si intravedono sulle sue mani, è un tributo coerente a questa alleanza tra due mondi di bellezza infinita.

I capelli, biondi come l’oro e raccolti in uno chignon levigato, con due ciuffi laterali a incorniciare il viso, fanno da sfondo a un make-up naturalissimo, studiato per esaltare la perfezione della pelle. Ma l’incanto è tutto lì sotto. di vernice nera, lucidi come il cielo dopo un temporale, attillati come un segreto ben custodito, con punta squadrata e altezza strategica a metà polpaccio: sono loro il colpo di scena. Minimal quanto basta, teatrali quanto serve. Nessuna borchia, nessun tacco aggressivo: solo forma, materia e carattere, impongono una regola nuova al dress code da red carpet urbano. Non brillano per ostentazione ma per precisione, parlano la lingua del potere gentile, quello che si infiltra tra le pieghe di una bito camicia immacolato che sfida la pioggia, di uno sguardo che non ha bisogno di esagerare, di un paio di stivalettu che hanno la stessa autorevolezza di un tailleur maschile. neri brillanti non cammina, sfila. E questi stivaletti sono il suo manifesto: impermeabili a ogni frivolezza, innamorati del dettaglio che sposta l’asse del look, sono l’antitesi del tacco a spillo e la versione high fashion del passo deciso. In una New York scossa dalla pioggia, sono loro a dettare il ritmo. E con un solo colpo di zip, fanno capire che la pioggia non ha mai spaventato davvero chi sa dove mettere i piedi.