“”. Non si tratta di una frase illogica, ma del riadattamento della locuzione francese che annunciava al popolo sia la morte del re sia l'avvento del suo successore. Era al tempo, prima della Rivoluzione del 1789, un modo per affermare la continuità ininterrotta dell'istituto monarchico, ed è oggi questa personale storpiatura un modo per smentire chi afferma (me medesimo) che lo streetwear non esista più. Può scomparire dalle passerelle, diventare meno rilevante negli uffici stile, attrarre masse di dimensioni ridotte rispetto al periodo del suo exploit tra i membri della Gen Z. Ma come potrebbe mai “morire” l’abbigliamento da strada se ragazzi e ragazze, uomini e donne, persino bambini e bambine, vivono ancora quelle lunghe distese di cemento come , anche il proprio stile?

La community di PDF by Domenico Formichetti

PDF, brand fondato nel 2023 da Domenico Formichetti, è la ma un fenomeno che ha vissuto una parabola discendente, ritornando poi ad appassionare una nicchia di persone realmente coinvolte da un preciso modo di vestirsi. Che consente di sentirsi parte di un gruppo e di comunicare all’esterno dello stesso. Me ne sono reso conto durante la Milano Fashion Week Uomo autunno inverno 2025 2026, aspettando fuori dalla prima sfilata del marchio di Formichetti. Ad attendere all’entrata, c’erano alcuni addetti ai lavori, ma soprattuto tanti, tantissimi adolescenti e giovani adulti che condividevano un approccio alla moda che innalza il denim, i bomber e le sneakers a valori comuni.

Due ragazzi che ancora non si conoscevano hanno incominciato a chiacchierare grazie al complimento di uno nei confronti dell’altro riguardo l’abbinamento dei pantaloni over(issimi) metallizzati ad un parka e un paio di scarpe ginniche tondeggianti. Erano , modello diventato simbolo del brand di Formichetti, che ammette siano ispirate alle scarpe dei bambini: «se le osservi, sono molto, come si dice, fittizie. Hanno delle proporzioni strane».

Proprio quelle proporzioni strane - aggettivo che sta per “larghe” e “arrotondate” - sono diventate il suo cavallo di battaglia. Ma non solo, perché erano decine e decine le persone vestite da capo a piedi PDF. O, perlomeno, ispirate consapevolmente allo stile di PDF. che prescinde dal prodotto e abbatte i confini del marchio concepito nella sua versione più classica: quei ragazzi che attendevano di entrare e che poi hanno visto la sfilata, erano lì per sostenere colui che dà libero sfogo alla loro idea di stile, coincidente con una visione dello streetwear che si rifà all’America. Ma italiana, legata ad abiti di buona qualità prodotti tutti in Italia (tranne le calzature in Portogallo), e frutto del genio di un uomo italiano nato nel 1993 a Chieti, in Abruzzo. Poi trasferitosi a Milano, dove si è formato tra l’Accademia di Belle Arti e la NABA, Nuova Accademia di Belle Arti, nonostante dica di non essere stato un bravo studente all’università e che abbia «imparato facendo sul campo».

«Ho passato molto tempo in lavanderia e in produzione. , mi informo». Così ha imparato i tecnicismi della moda, incluse le molteplici lavorazioni e gli altrettanti lavaggi dei jeans. Un mondo a cui è stato introdotto da Christian Fozzi, denim specialist presso New Guards Group, conosciuto da Formichetti mentre poco più che ventenne lavorava per Marcelo Burlon. A un certo punto, «non mi è più piaciuto stare in ufficio e sono scappato. . Ma ovviamente passo tanto tempo anche nel mio studio».

La carriera di Domenico Formichetti, founder di PDF

Quando li chiedo come si sia avvicinato alla moda, risponde senza esitazione: «sono sempre stata uno shopping addicted incredibile». Solo dopo aggiunge che ha «lavorato con i cantanti curando il loro styling». Ghali, Sfera Ebbasta, la Dark Polo Gang, Plaza, Tedua . E lui stesso lo era, vestendoli con i propri abiti che prestava per video e performance, e destreggiandosi tra grafica e direzione creativa nel settore musicale vicino al genere rap e trap. Nasce, però, come writer, ossia come artista di graffiti che dalla street art è passato allo streetwear. Il passo è stato talmente breve che, verso la fine della suo fashion show di debutto, alcuni importanti writer di Milano hanno scritto e disegnato con delle bombolette su una parete bianca che divideva la location in due.

La collezione autunno inverno 2025 2026 di PDF

La performance ha trasportato la mente verso i quartieri popolari degli Stati Uniti, nel periodo a cavallo tra gli anni Novanta e Duemila. . I suoi riferimenti culturali sono il gruppo musicale Dipset, film come Baby Boy e il mondo hip-hop dell’inizio del nuovo secolo, per citare alcune delle infinite ispirazioni del designer che sono anche alla base della collezione autunno inverno 2025 2026, fatta di maglie oversize, Timberland e jeans larghi. Una volta, erano capi che parlavano di resilienza, aspirazione e ribellione. Eppure, questa collezione non è un omaggio nostalgico, ma una ricontestualizzazione.

Le proporzioni esagerate e le silhouette a strati prendono spunto dal design delle tute da snowboard, che combina l'innovazione tecnica con l’spetto più “grezzo” dello streetwear. Blazer con revers destrutturati, tute utility in tessuti cangianti e capispalla trapuntati promuovono , strada e montagna, così come lusso e streetwear, estetica e performance.

Ogni look racconta una storia, dalle stampe ispirate ai graffiti che strizzano l'occhio al linguaggio visivo delle copertine degli album degli anni 90, alle silhouette oversize che richiamano la spavalderia sartoriale di Harlem nel suo periodo d'oro. Si tratta di un dialogo culturale avviato dal membro di una generazione cresciuta con MTV e i mixtape dell'era analogica.

Il successo di PDF by Domenico Formichetti

Il successo di PDF, e di Domenico Formichetti, però va ben oltre il prodotto. La community che neanche lui sa spiegarsi è stata alimentata nel tempo da celebrità italiane e soprattutto internazionali. «Quando mi ha commissionato l’anno scorso 22 scarpe personalizzate per il suo tour, mi sono detto che era l'apice della mia carriera. Cosa c'è dopo Drake? Chi altro potrei mai vestire migliore di lui? Ora siamo in contatto per lavorare a un altro progetto». Perché, si sa, nel momento in cui una star di questo calibro sfoggia un brand, le vendite e i numeri sui social schizzano. E Formichetti, che veste tutta la scena rap e trap italiana, passando poi a Drake e , lo sa bene. «Ho una forza infinita. Conosco tutti, tutti mi sostengono, a tutti piace quello che faccio, quindi (ndr. si riferisce ai rapper) », dice.

. Il suo approccio pratico e autentico alla moda può sembrare anacronistico in Italia, che «è un po’ antica». Non per altro, «all'inizio del marchio volevo lasciarla, rompere con gli italiani. Non a livello personale, ma con il marchio. Alla fine l’ho fatto e sono andato in America». Perché? Ha «fame di diventare internazionale». Detto, fatto: il suo progetto è un successo dentro e fuori il Bel Paese, approdando negli Stati Uniti che tanto sogna e che spesso cita. «Non mi arrendo mai. A volte lo sento nello stomaco. Prima di fondare PDF mi dicevo: lo farò, lo farò, lo farò. ». Adesso brama la Paris Fashion Week, ma allo stesso tempo la teme. È affollata, dispersiva. Intanto, a gennaio 2025, PDF ha sfilato a Milano e va benissimo così perché manca un marchio del genere nella capitale della moda italiana. A volte, bisogna solo impegnarsi nel trovare il proprio posto nel mondo, che è più vicino e ovvio di quanto si creda.